La conduzione di un vigneto di qualità non può essere improvvisata. Richiede una grande esperienza, molte conoscenze e la passione di condurre un lavoro faticoso, sottoposto ai capricci del tempo e che richiede molti anni di pazienza. Una certa dose di “saper fare” in più viene anche dall’appartenere, come noi, ad una famiglia di viticoltori da diverse generazioni, che hanno fatto “respirare” fin dall’infanzia un certo modo di lavorare e di pensare. L’uomo comunque non basta: le caratteristiche del terroir, cioè del terreno e del clima, non si possono inventare e sono requisiti imprescindibili per la nascita di un grande vino. Abbiamo la fortuna di operare in un grande terroir: allora la mano dell’uomo deve solo operare bene e condurre la natura a compiere se stessa.

Il lavoro nel vigneto segue il ciclo naturale della vite, che passa dalla dormienza invernale alla crescita ed alla fioritura primaverile, dalla maturazione degli acini in estate alla perdita delle foglie in autunno, per poi ritornare al riposo invernale.
Il fine del nostro lavoro è arrivare a raccogliere uva di alta qualità, cioè equilibrata nei suoi componenti e con un grado di maturazione ottimale.
Per far questo è necessario far raggiungere ad ogni singola vite il giusto equilibrio produttivo, in relazione all’ambiente in cui si trova. I fattori sono molti ed ogni anno diversi, perché influenzati pesantemente dall’andamento stagionale. Il bravo vignaiolo deve avere le giuste conoscenze e l’esperienza per sapere leggere i segni della natura e saper fare le scelte più opportune nel momento giusto, conoscendo la propria vigna palmo a palmo.